Stipsi

Con il termine "stipsi" si intende un rallentamento della progressione delle feci attraverso il colon e la difficoltà di evacuare fisiologicamente. E' una condizione molto diffusa nella popolazione e può derivare da diversi fattori: anatomici, alimentari, ormonali, infettivi… Normalmente l'evacuazione dovrebbe avvenire ogni 1-2 giorni, ma in alcuni casi può arrivare a frequenze di 10-15 giorni con conseguenze facilmente immaginabili nei pazienti che ne soffrono.

Tra l'altro uno dei fattori che maggiormente influenza la "dinamica" dell'evacuazione è la consistenza delle feci, che con il passare dei giorni vanno incontro ad una disidratazione progressiva ed a un conseguente peggioramento del senso di costipazione.

Oltre che per un'alterazione del "transito" attraverso il colon, una delle cause più frequenti di stipsi è paradossalmente l'incapacità da parte del paziente di evacuare nella maniera corretta; infatti questo semplice atto, che può sembrare banale, è in realtà frutto di una sinergia tra la muscolatura del retto (la parte finale dell'intestino) e la muscolatura dell'ano.

La progressione delle feci dal colon al retto provoca uno stimolo, che in alcuni casi deve essere represso in maniera volontaria se si è impossibilitati ad andare di corpo in quel momento. In linea generale la distensione della parete del retto provoca un rilasciamento della muscolatura dello sfintere anale interno, provocando il contatto delle feci con particolari recettori del canale anale che determinano un rilasciamento dello sfintere anale esterno e dei muscoli del pavimento pelvico. Quando volontariamente si impedisce la defecazione, si contraggono i muscoli del pavimento pelvico che "bloccano" la discesa delle feci e ritardano lo stimolo.

In alcuni pazienti, affetti da quella che si chiama "dissinergia addominopelvica", questa coordinazione manca e quindi i muscoli del pavimento pelvico invece di favorire l'espulsione delle feci ne bloccano l'espulsione.

Le cause di stipsi sono molte, e per questo è sempre consigliato rivolgersi ad uno specialista in caso di mancata regressione dei sintomi, al fine di indagare la causa del problema.

Nel paziente affetto da stipsi ostinata la prima cosa da fare, dopo aver raccolto accuratamente l'anamnesi, è correggere le abitudini alimentari ed incrementare l'apporto idrico.

Le indagini strumentali messe in atto per indagare le cause sono:

  • Rettosigmoidocolonscopia
  • Manometria anorettale
  • Defecografia
  • Defeco-RMN

La terapia definitiva potrà essere impostata solo sulla base degli accertamenti effettuati e potrà prevedere soluzioni conservative, riabilitative e chirurgiche.