Ambulatorio

MANOMETRIA ESOFAGEA
MANOMETRIA ESOFAGEA

La manometria esofagea è un esame diagnostico-strumentale che valuta la motilità dell'esofago (a riposo e durante la deglutizione umida) e misura la pressione all'interno dello stesso; permette quindi di diagnosticare un eventuale reflusso gastroesofageo o altri disordini della motilità esofagea responsabili di disfagia, pirosi, rigurgito o dolore toracico.

L'esame viene effettuato in ambulatorio dopo un digiuno di almeno 6 ore e ha una durata di circa 20 minuti; non viene effettuata sedazione ma nei casi di intolleranza al sondino si effettua una lieve analgesia loco-regionale. Nel caso in cui il paziente assuma farmaci inibitori di pompa protonica, è consigliabile sospenderli almeno un giorno prima dell'esame.


PH-METRIA ESOFAGEA DELLE 24 ORE
PH-METRIA ESOFAGEA DELLE 24 ORE

La Ph-metria esofagea è una metodica diagnostico-strumentale volta alla misurazione del livello di acidità a livello dell'esofago e dello stomaco.

E' l'esame "gold standard" nella diagnosi della malattia da reflusso gastroesofageo; l'esame dura 24 ore e si effettua tramite posizionamento di un piccolo sondino che dallo stomaco arriva fino alla giunzione esofago-gastrica. Il sondino verrà poi fissato e collegato ad un piccolo registratore nel quale il paziente dovrà segnalare i vari momenti della sua giornata (assunzione di cibo e liquidi, sonno, assunzione di farmaci) oltre agli episodi di reflusso sintomatico.

Al fine di eseguire un esame il più attendibile possibile, il paziente dovrà sospendere l'assunzione della terapia con farmaci inibitori di pompa protonica circa 7 giorni prima dell'esame e dovrà rimanere a digiuno dalla mezzanotte prima dell’esame.

MANOMETRIA ANO-RETTALE
MANOMETRIA ANO-RETTALE

La manometria ano-rettale è l'esame diagnostico-strumentale attraverso cui è possibile valutare gli aspetti motori e sensitivi che presiedono ai meccanismi della defecazione e della continenza fecale; è uno degli esami di scelta per studiare le patologie funzionali del tratto ano-rettale, in particolare le situazioni caratterizzate da prolassi, incontinenza anale, stipsi e contrazione paradossa del pubo-rettale.

L'esame viene effettuato in regima ambulatoriale, ha una durata di circa 20 minuti e non necessita di particolari preparazioni intestinali (come invece accade per la colonscopia).

Viene introdotto un piccolo cateterino per circa 12 cm a livello del canale anale e viene gonfiato nel corso dell'esame un palloncino endorettale a diverse pressioni, senza particolari fastidi per il paziente.

Verrà quindi chiesto al paziente di eseguire esercizi di ponzamento e rilassamento, al fine di registrare le varie pressioni di risposta endorettali ai singoli movimenti.

L'esame è indicato nei casi di ragade anale, sospetta dissinergia addomino-pelvica e in tutti i casi in cui si sospetti un disturbo di continenza.


Qualcosa in più… sulla manometria esofagea…

La manometria esofagea ad alta risoluzione (HRM) rappresenta l'evoluzione della manometria convenzionale e permette di valutare l'attività motoria dell'esofago attraverso sensori posizionati a una distanza di 1 cm l’uno dall’altro. Attualmente rappresenta lo strumento più accurato per lo studio delle patologie della motilitàesofagea. 

L’esame è standardizzato e viene eseguito secondo il protocollo della Classificazione di Chicago; prevede una prima fase in cui il paziente è supino ed una seconda fase in cui il paziente si mette seduto.

L’esame inizia posizionando il sondino che viene fatto passare dal naso (si sceglie di solito la narice dalla quale il paziente respira meglio e si esegue una leggera anestesia locale) fino allo stomaco; per dire che una sonda è ben posizionata si dovranno visualizzare sullo schermo lo sfintere esofageo superiore e la giunzione esofago-gastrica.

A questo punto, dopo un breve periodo di adattamento, il paziente assumerà la posizione supina ed inizierà ad ingerire piccoli boli di acqua: inizialmente 10 boli da 5 ml e successivamente 5 boli da 2 ml per 3 volte consecutive (Mulit Rapid Swallow). Nella seconda fase verrà chiesto al paziente di assumere la posizione seduta e si effettueranno ulteriori deglutizioni da 5 ml e successivamente verrà chiesto di deglutire 200 ml di acqua rapidamente (Rapid Drink Challenge).

Oltre a questa procedura “standard”, si possono effettuare ulteriori test provocativi per effettuare una diagnosi di certezza:

- deglutizioni con boli solidi

- provocazioni farmacologiche

Il referto non viene consegnato immediatamente il giorno dell’esame perchè è necessario elaborare tutti i dati e verrà inviato tramite email appena chiuso.


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